Canali Minisiti ECM

Il paziente muore e il primario viene licenziato. Applicata la 'Madia'

Medlex Redazione DottNet | 28/05/2018 12:02

Altri casi di violenza a medici e infermieri. Pronta una raccolta di firme per modificare la legge

Il paziente muore e il primario viene licenziato. Un presunto caso di malasanità avvenuto all' ospedale di Caserta ha portato al licenziamento di un primario. Il fatto è avvenuto all'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, dove il direttore generale Mario Ferrante, applicando la Legge Madia, ha licenziato in tronco il primario del reparto di Emodinamica e Cardiologia, dopo la morte, avvenuta un mese fa, di un paziente di 55 anni deceduto a seguito di un intervento chirurgico.

Sull'episodio indaga la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha iscritto nel registro degli indagati tutta l'equipe medica, compreso ovviamente il primario. Secondo quanto emerso dai primi accertamenti, al momento dell'intervento, nella cartella clinica del paziente mancava un fattore di rischio relativo all'anestesia, non inserito da uno specializzando che avrebbe dovuto registrare i dati sotto l'assistenza del medico. Il paziente è morto dopo l'operazione, e i motivi sarebbero riconducibili a complicazioni sorte per l'intubazione; dunque, al momento, non è emerso un nesso di causalità tra il caso di "malpractice" e il decesso post intervento, ma comunque il manager ospedaliero non ha voluto attendere eventuali provvedimenti cautelari della magistratura

pubblicità

La Campania è al centro dell'attenzione anche per il contesto, spesso violento, in cui sono costretti ad operare medici e infermieri dei nosocomi, in particolare napoletani, o in servizio sulle ambulanze, più volte vittime negli ultimi giorni di episodi gravi.

A Napoli all'ospedale Loreto Mare, un infermiere è stato malmenato da un paziente in attesa di una colonscopia, a cui era stata somministrata la terapia lassativa propedeutica all'esame endoscopico; l'operatore sanitario non gli avrebbe somministrato medicine per bloccare l'evacuazione continua, così l'ha preso a schiaffi provocandogli lesioni guaribili in 15 giorni.

Ieri il questore di Napoli Antonio De Iesu, nel corso degli Stati Generali dei Trasporti, ha spiegato di condividere pienamente il progetto del 118 che vorrebbe installare telecamere all'interno delle ambulanze. "Questo non vuol dire smarcarsi dalle responsabilità - ha detto il questore - ma alle forze di polizia spetta garantire un sostenibile livello di sicurezza sul territorio".

Intanto è pronta una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare per inasprire le pene quando ad essere colpito è un medico. La decisione di indirla è stata presa oggi dal comitato centrale della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli odontoiatri (FNOMCEO), a seguito dei sempre più numerosi casi di aggressioni e violenze nei confronti del personale sanitario. L'idea è quella di equiparare in ogni caso il reato di aggressione verso un operatore sanitario a quello di violenza e minacce a pubblico ufficiale, con la possibilità di procedere d'ufficio a pene più severe.

"Siamo impegnati a combattere questo fenomeno contro i medici in tutte le maniere - afferma in una nota Filippo Anelli, presidente Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) -. Non siamo noi i responsabili dei disservizi. Eppure siamo noi in prima linea, in trincea, che paghiamo le conseguenze. Per questo serve una legge che tuteli maggiormente i medici che hanno fatto della loro professione la missione per prendersi cura della sofferenza delle persone aumentando le pene e rendendo il medico nell'esercizio delle sue funzioni di pubblico ufficiale".

Commenti

I Correlati

Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”

Secondo la Cassazione, la lesione psicologica cronica successiva a un intervento chirurgico mal riuscito, se accertata clinicamente, va ad aumentare la quota di danno biologico risarcibil: non scatta la personalizzazione consentita dal danno morale

"Stipendi più alti e abolizione incompatibilità per incentivarli a restare"

La medicina difensiva spinge molti camici bianchi a prescrivere una ecografia o una visita in più costringendo però così chi ne ha davvero bisogno ad affollare le già lunghe liste di attesa. Anelli: fa discutere l'azione contro i medici iper prescrit

Ti potrebbero interessare

Secondo la Cassazione, la lesione psicologica cronica successiva a un intervento chirurgico mal riuscito, se accertata clinicamente, va ad aumentare la quota di danno biologico risarcibil: non scatta la personalizzazione consentita dal danno morale

Nell'ordinanza n. 5922/2024 la Cassazione ricorda le regole di riparto dell'onere probatorio qualora un soggetto invochi il risarcimento del danno da errore medico in ragione di un rapporto di natura contrattuale

La sentenza: assolto militare che rifiutò di indossarla, Matteo Bassetti consulente

I giudici si sono rifatti a una norma del ‘91 secondo la quale il medico in servizio di guardia deve rimanere a disposizione «per effettuare gli interventi domiciliari al livello territoriale che gli saranno richiesti

Ultime News

I consigli degli ortopedici della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, SIOT e della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia Pediatrica, SITOP

I dati Pharma Data Factory (PDF): nel primo trimestre del 2024 questi indicatori diventano rispettivamente 455,4 milioni di confezioni e 4,6 miliardi di euro

Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”

Leccese: “Il sintomo più tipico della spondiloartrite assiale è la lombalgia più comunemente nota come mal di schiena”